"L'aldilà è già di qua" di Patrizia Frigato

Recensione di Fabiana Pranzo


Il romanzo di Patrizia Frigato è un mix armonioso di generi che spaziano con disinvoltura dal surreale al giallo, dal poliziesco al romanzo d'amore.
Il fulcro del romanzo ruota tutto intorno al personale sanitario del reparto di rianimazione e ai suoi pazienti. L'autrice infatti, porta la sua lunga esperienza di infermiera al reparto di rianimazione all'interno di questo libro, rendendolo molto meno irreale di quanto non possa essere surreale la storia.
I protagonisti sono due infermieri, Ivana e Mauro, un caposala, Ettore e tre degenti del Dormitorio, ovvero pazienti in coma che hanno le ore contate: Marco, Luca e Pierpaolo.  Ivana in una giornata in cui si sentiva abbattuta da una tremenda influenza intestinale, durante il turno di lavoro, mentre sta asciugando i capelli a Luca, prende la scossa. L'infermiera sviene e tutti pensano sia dovuto all'influenza. Quando rinviene Ivana inizia a vedere gli angeli sia dei pazienti che di tutte le persone che incontra, compreso il suo. Ivana, dopo un primo periodo di smarrimento, scoprirà che il riuscire a vedere e parlare con questi angeli le può essere di grande aiuto sia per sé che per far del bene agli altri. Riuscirà così a metter pace tra due vecchi amici, ad aiutare un paziente a farsi perdonare dalla moglie e dal figlio. Ivana confiderà di avere questo dono, prima a Mauro, suo collega perdutamente innamorato di lei e poi al caposala Ettore rimasto vedovo e con ex sempre alle calcagne. Ivana capirà presto che il periodo passato dai degenti nel Dormitorio di rianimazione, stanza così soprannominata perché destinata ai pazienti irrecuperabili, non è altro che il purgatorio. È lì, infatti, che le anime attendevano il perdono divino prima di morire e andare direttamente in paradiso e lei potrà essere d'aiuto ad alcuni di loro.
Una storia molto particolare, che intriga e coinvolge, una volta superate le difficoltà nel memorizzare i difficili nomi degli angeli e una volta che ci si lascia trasportare dall'autrice in una dimensione tra il fantastico e il surreale. Le pagine scorrono piene di colpi di scena, catturando il lettore riga dopo riga fino ad arrivare ad un finale del tutto inatteso, che sconvolge completamente il lettore trovandosi catapultato improvvisamente tra il poliziesco e il giallo. Un finale quindi che intriga così tanto il lettore da far dimenticare le difficoltà iniziali nell'immergersi nella storia. Se nella prima parte del libro, infatti, l'autrice si sofferma molto sulla singola vita dei personaggi tanto da sembrare uscire fuori tema, il lettore nel finale capirà che era tutto voluto, che quello che sembrava un divagare eccessivo dalla storia principale non era poi altro che la base essenziale per arrivare ad uno stupefacente finale.
Un libro, quindi, che si presta bene per un momento di relax, perfettamente adatto a chi legge un libro e vuole continuamente stupirsi, adatto sia agli appassionati di gialli e di polizieschi sia a chi ama le storie surreali, ma anche per chi ama le storie d'amore perché l'autrice in questo romanzo ha voluto dare anche una grande importanza all'amore.
Un romanzo unico capace di coinvolgere. Un testo scorrevole e piacevole allo stesso tempo. Un libro che vale la pena leggere.

"L'aldilà è già di qua" di Patrizia Frigato
Albatros

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UN GATTO NON è UN CUSCINO di Christine Nostlinger

Recensione di Fabiana Pranzo

Questa è la storia di un gatto, il più piccolo di cinque gattini, nati in una stalla da una gatta tutta bianca e un padre mai conosciuto, ma forse tutto nero, visto che i gatti erano bianchi e neri. Un gattino mingherlino che aspettava di mangiare quando i suoi fratelli ciccioni si sentivano sazi, perché era talmente gracile e magro che non poteva competere con loro. Un giorno arrivò una famiglia che lo adottò e si trasferì in un appartamento. Il gatto era abituato a stare all'aperto, così la convivenza risultò troppo difficile e la mamma portò il gatto alla nonna. La nonna era una persona molto anziana che aveva paura che il micio si mettesse in pericolo così cercava di tenerlo in casa con lei e riempirlo di cibo. Divenne un gatto obeso e quando la nonna morì il gatto passò al garzone che portava sempre la spesa alla nonna. Con il ragazzo il gatto riuscì ad istaurare un bellissimo rapporto tranne per il fatto che lo mise a dieta. Un giorno però la ragazza del garzone portò il gatto dal veterinario per farlo castrare e quello per la gran paura scappò. Fu così che si ritrovò a girovagare per la città libero e indipendente e fu così che trovò la sua strada.
Un bellissimo libro che racconta le quattro vite di un gatto, con tutti i pro e i contro, compreso la reazione ai tanti nomi dati, il cibo che gli davano da mangiare a seconda del padrone di turno e il rapporto istaurato con queste persone. Questa storia è un ottimo strumento per far capire ai bambini, in modo semplice e molto simpatico, che un gatto è un animale e non un pupazzo né tanto meno un cuscino, un esserino in carne e ossa con un suo carattere e con le sue scelte. Un ottimo libro per bambini dai 7 ai 9 anni. Una storia che si presta benissimo sia per la lettura scolastica che individuale. Un'ottima idea per un regalo, perfetto se viene regalato prima di prendere a casa un animale, ma ottimo anche per chi ha già un animale in casa o per chi non ne ha affatto.

UN GATTO NON è UN CUSCINO di Christine Nostlinger
IL BATTELLO A VAPORE ed. Piemme

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COME PETALI DI GELSOMINO di Laura Ferraioli

Recensione di Fabiana Pranzo



Emma è una trentacinquenne single, organizzatrice di eventi che vive con un gatto di nome Lulù. La madre da quando si è separata dal padre di Emma non fa che tormentarla per la sua situazione di donna single ormai non più giovanissima. Per fortuna nella sua vita non c'è solo il lavoro e sua madre. Ha un ottimo rapporto, infatti, con suo cugino Massimo, detto Max, il figlio della zia Matilde, la sorella del padre di Emma. Emma e Max hanno condiviso sempre tutto e fanno parte dello stesso gruppo di amici. Max è fidanzato ufficialmente con Francesca, la migliore amica di Emma.  Un giorno Max arriva in ufficio da Emma per chiederle un grande favore: organizzare una festa in onore di Adolfo, il suo patrigno. La zia Matilde, infatti, era rimasta vedova presto, sola con un bambino e si è risposata con Adolfo, un uomo ormai al suo terzo matrimonio. Max chiede a Emma di organizzare su volontà di Adolfo ormai deceduto, una festa di anniversario che doveva capitare di 12 giugno, un giorno che poteva andar bene per ricordare i tre anniversari di Adolfo. L'uomo infatti si era sposato tre volte e sempre di giugno. Le tre mogli erano tutte d'accordo, perché da quando dopo il matrimonio, Matilde e il piccolo Max, si erano trasferiti nel palazzo di proprietà di Adolfo, un palazzo al centro di Roma, le tre mogli di fatto condividevano il palazzo e la vita nonostante le tre fossero una diversa dall'altra. Emma alla richiesta di Max inizialmente reagisce male, ma poi accetta e cominciano i preparativi per la festa. Questa volta Emma non potrà contare sull'aiuto delle riviste scientifiche o di internet per organizzare questo evento, come fa di solito per organizzare mostre e convegni, ma dovrà affidarsi esclusivamente alle sue sensazioni, si dovrà far guidare dall'animo.
Un piccolo romanzo che scorre tutto intorno all'organizzazione della festa per gli anniversari di Adolfo. Questa è storia senza colpi di scena, non racconta neanche avvincenti storie d'amore, ma è un romanzo del tutto originale, un mezzo, usato dall'autrice, Laura Ferraioli, per scavare negli stati d'animo delle persone, un modo per permettere di comprendere che spesso dietro alle maschere delle apparenze si nasconde un animo vero. Per tutto il libro la scrittura di Laura Ferraioli è un continuo mix tra punti di riflessione e umorismo. Un romanzo particolare, quindi, che analizza i differenti modi di vivere dell'animo umano. Un libro che si presta bene sia alla lettura da pendolare che per un piccolo momento di relax.

COME PETALI DI GELSOMINO di Laura Ferraioli
ed. Arpeggio Libero

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