Recensione di Fabiana Pranzo
La storia si svolge
nella Magonza dei primissimi anni del ‘900. Magonza, paese di stampatori. Una
donna stregata dal potere dell’inchiostro tradisce il marito, un libraio, che
cercherà nei libri il motivo del tradimento della moglie; un matematico che nei
calcoli cercherà il motivo della morte del figlio; uno scrittore frustrato
dalle parole; un editore che non vuole leggere libri e uno stampatore che è
ossessionato dalla pioggia. Sei personaggi di per sé assurdi, tutti legati al
mondo dei libri, ingaggiano una ricerca spasmodica per trovare “il motivo”.
Motivo che, per ognuno di loro, ha un’origine differente. Capiranno presto che
la chiave per risolvere i loro problemi sarà racchiusa tutta dentro un unico
libro, il loro. Un libro formato da tanti libri messi insieme, ma unico nel suo
genere. Un libro così speciale da poter leggere solo con il cuore.
Per puro caso,
tra un mare di libri sono rimasta colpita dal titolo di questo romanzo, ho sbirciato
le prime righe e non mi sembrava un granché poi i miei occhi hanno cominciato a
scorrere le altre pagine e, senza accorgermi, mi sono trovata immersa nella
lettura, stregata dal racconto così attento al mondo della lettura a tal punto
di finire di leggere il romanzo in un paio d’ore. Sembra in apparenza uno di
quei libri sciocchi, con una trama banale. Si rivela, invece, fortemente intrigante
e coinvolgente. Chi ama i libri e dona ad essi un amore vero, non potrà che
sentirsi appassionato da questo romanzo.
INCHIOSTRO di Fernando Trìas De Bes
ed. Rizzoli